Lunedì
4 Marzo 2002
Progetti SeT.
C. Mirolo, Dip. di Matematica
e Informatica dell'Università di Udine
Motivazioni e articolazione
del progetto |
L'educatore
che propone attività attraverso l'uso di strumenti informatici, per
qualunque disciplina, deve promuovere un'educazione mentale che permetta
di superare il livello di superficialità delle nuove forme di comunicazione
multimediale, per perseguire obiettivi che siano significativi dal punto
di vista formativo. È dunque possibile un'accezione dell'informatica
trasversale alle discipline, e non sul piano tecnologico ma su quello della
formazione culturale. Anzi, l'informatica può costituire proprio
uno dei momenti in cui la trasversalità diventa quasi d'obbligo.
L'importante è che gli insegnanti siano consapevoli di quali concetti
e metodologie caratteristici della loro disciplina trovino corrispondenze
in ambito informatico. |
Lunedì
4 Marzo 2002
Progetti SeT.
E. De Colle, V. Fadi,
D. Guadagno, Scuola Elementare di Venzone
Un mondo di messaggi |
Comunicare
è una necessità della vita di relazione e la scuola presenta
una condizione favorevole alla comunicazione e all'acquisizione di conoscenze
ed abilità di riflessione sui vari aspetti che costituiscono la comunicazione.
Presentare esperienze coinvolgenti e stimolanti per favorire la motivazione,
proporre attività sulle intuizioni di significati, su alfabeti con
corrispondenze segno/fonema, mimici , gestuali, iconici
sono condizioni
che, sicuramente, contribuiscono a raggiungere lo scopo.
Ad esse aggiungiamo giochi linguistici semplici e curiosi: le attività
proposte in questo laboratorio riguardano gli aspetti della successione
e della combinazione: tramite l'uso delle lettere dell'alfabeto, i bambini
iniziano a scoprire ed interiorizzare le caratteristiche combinatorie del
linguaggio con segni, suoni, simboli, motivando le scelte operate con la
verbalizzazione e l'esplicitazione dei ragionamenti |
Lunedì
4 Marzo 2002
Progetti SeT.
D. Bitto, L. S. "N.
Copernico" di Udine
L'informazione entra
in macchina |
I
principi su cui si basano i nuovi strumenti tecnologici non sono difficili
e conoscerli contribuisce a rendere più consapevoli del ruolo e dei
limiti delle macchine. L'interesse degli allievi può essere stimolato
attraverso percorsi nella storia e realizzando semplici artefatti. |
Lunedì
4 Marzo 2002
Progetti SeT.
M. Massarutti, M. Toffoletti,
Scuola Elementare "E. De Amicis" di Pagnacco
Nonsolocalcolo Nonsolomisura
Nonsolopeso |
Oggetti
e semplici strumenti quotidiani sono pretesti per proporre problemi risolubili
attraverso una procedura che organizza operazioni elementari. Una volta
individuata la procedura in astratto, l'effettiva attuazione delle operazioni
assume carattere di verifica "drammatizzata". |
Lunedì
4 Marzo 2002
Presentazione del
progetto "Facciamo Luce"
A cura di:
M. Michelini (CIRD dell'Università di Udine)
V. Capocchiani, F. Petrossi ( L.S. Marinelli di Udine), G. Binda ( I.C.
di Tricesimo)
R. Zanolla, M. Duca (I.C. di Premariacco)
L. Marcolini ( A.I.F. di Udine)
|
Il
progetto "Facciamo Luce" si caratterizza per la proposta didattica
fondata sulla continuità del processo di formazione scientifica durante
tutto il percorso dell'obbligo scolare. Materiali interattivi multimediali
sono proposti per una formazione scientifica curricolare fondata sull'innovazione
e la ricerca didattica, per una diffusione nazionale nelle scuole con supporto
in rete telematica.
I materiali proposti, con contributi e controllo scientifico del CIRD dell'Università
di Udine, da una rete di 11 scuole, 33 docenti, affiancati nella sperimentazione
in classe da altri colleghi, e da moltissimi studenti, con la collaborazione
di enti e associazioni impegnate sul territorio o nazionalmente nella diffusione
della cultura scientifica o dell'innovazione didattica, sono stati progettati
e realizzati per tre diversi livelli scolari, poiché intendono guidare
alla costruzione di concetti, schemi di ragionamento, modelli descrittivi
e interpretativi del "fare luce" ma soprattutto intendono introdurre
nella formazione scolastica un approccio all'indagine scientifica che è
la metodologia di lavoro del "fare scienza".
Gli strumenti di apprendimento proposti per il lavoro in classe spaziano
da esperimenti semplici, realizzati con materiali quotidiani, facilmente
riproducibili anche dagli stessi ragazzi, a numerosi esperimenti on-line
che utilizzano sia sensori a basso costo che tecnologie commerciali più
sofisticate. Molti dei materiali sono stati costruiti dagli studenti come
esito di lavori curricolari e sottolineano la realizzabilità delle
proposte contenute nel progetto in contesto scolastico. Il progetto Facciamo
Luce offre anche una ricca proposta di uso didattico di tecnologie della
comunicazione, risorse di Internet per la formazione insegnanti e per l'arricchimento
culturale degli studenti, animazioni interattive per facilitare la costruzione
di un ponte tra realtà e astrazione, tra esperimento e legge. |
Lunedì
4 Marzo 2002
Facciamo Luce alla Scuola Secondaria (I parte): Come vediamo, luce e
interazione con la materia, luce, comunicazione e informazione
A cura di: G. Bosatta ( S. M. Bellavitis di Udine), L. Boscolo, V. Capocchiani,
S. Carnevali, F. de Stefano, P. Di Felice, F. Petrossi, A. Stefanel, G.
Torretta (L.S. Marinelli di Udine), T. Zilli ( S. M. di Piazza Garibaldi,
Udine)
|
Il
tema di lavoro "Come vediamo" ha aspetti scientifici, biologici,
artistici, psicologici e ricreativi. La molteplicità delle chiavi
di lettura del processo della visione suggerisce una molteplicità
di percorsi che è possibile costruire attraverso i materiali.
La vastità e complessità dei processi e fenomeni richiamati
nei materiali del progetto richiede agli insegnanti una scelta: nel primo
intervento si presenta uno dei tanti possibili percorsi attraverso alcuni
dei materiali dei primi tre moduli: un'analisi del processo della visione,
che coinvolge la propagazione rettilinea della luce, l'interazione con corpi
opachi e trasparenti, l'intensità trasmessa o riflessa e diffusa,
la ricezione da parte del sensore occhio condizionata dalle sue caratteristiche
e limiti, gli aspetti fisici, biologici e psicologici della percezione,
gli aspetti artistici in cui le regole della percezione sono applicate alla
lettura di opere d'arte e suggeriscono una metodologia di decodificazione
delle immagini valida per tutti i tempi di produzione artistica. |
|
Martedì
5 Marzo 2002
G Cavallini, Università degli Studi di Milano
Schemi cognitivi e concetti fisici
|
La
ricerca sugli ostacoli all'apprendimento scientifico fornisce una casistica
sistematica sulle idee tipiche di persone e studenti in rapporto ai vari
tipi di temi e all'istruzione posseduta. Tali dati evidenziano l'incidenza
delle esperienze, della percezione, del senso comune e dei modi di dire.
Ne emerge una concezione sbagliata ma generalizzata della scienza, in contrasto
con le analisi storiche ed espistemologiche di essa.
La relazione illustra due teorie psicologiche (degli schemi e dell'attività)
che consentono sia di interpretare il fenomeno sia di elaborare strategie
didattiche atte a contrastarlo. |
Martedì
5 Marzo 2002
U Besson, Università
di Parigi VII, Francia
Un modello mesoscopico
dell'equilibrio nei fluidi |
Che
tipo di "spiegazioni" utilizza la fisica e qual è il ruolo
del tempo in tali "spiegazioni"? I ragionamenti utilizzati dal
"pensiero comune" spesso non concordano con quelli in uso nell'insegnamento
e nella scienza "ufficiali". Il primo predilige il ragionamento
causale, un concatenamento lineare di cause ed effetti, come in una storia
che si svolge nel tempo o in un "meccanismo" in azione, mentre
il secondo si concentra sulle situazioni d'equilibrio o stazionarie, con
spiegazioni "omogenee" e relazioni simultanee. L'esigenza di un
"meccanismo" causale, che spieghi come si stabilisce una nuova
situazione d'equilibrio, è qui studiata nel caso specifico della
statica dei fluidi. Ciò richiede un ragionamento "sistemico",
in termini di trasmissione dei cambiamenti, in grado di conciliare le proprietà
globali e formali con il comportamento locale del fluido. Un modello "mesoscopico",
ideato a tale scopo didattico, è presentato, con i risultati di una
sua sperimentazione nell'insegnamento. |
Mercoledì
6 Marzo 2002
D Di Vano, E Raneri,
Scuola Media del Conservatorio "J. Tomadini" di Udine
Informatica e filastrocche |
L'intervento
ha lo scopo di cogliere la dimensione algoritmica della realtà prendendo
in esame situazioni della vita quotidiana. Partendo dalle esperienze dei
ragazzi si cercherà di far loro notare, che anche in ciò che
può sembrare senza senso, come una semplice conta, si possano trovare
delle leggi molto precise che la regolano. In una prima fase quindi, si
utilizzeranno strumenti e metodi dell'informatica "povera", successivamente,
attraverso l'uso di un software particolare, gli alunni potranno creare
dei piccoli programmi per generare filastrocche.Poichè la regolarità
ci permette di comporre anche testi fantasiosi, l'esperienza si estende
ad un brano sonoro molto originale. Attraverso una legge combinatoria sono
stati composti degli spezzoni acustico-sonori, diversi tra loro, che hanno
generato un effetto molto suggestivo. Al termine dell'esperienza gli allievi
potranno esser consapevoli di questo gioco ascoltando parte del brano. |
Mercoledì
6 Marzo 2002
M Anese, Facoltà di Agraria
Mordi e fuggi, ovvero come il tempo condiziona le nostre abitudini alimentari |
Oggi
disponiamo di tecnologie che ci consentono di "velocizzare" tutti
i momenti della nostra vita: dai mezzi di trasporto e di comunicazione fino
agli elettrodomestici. Il tempo condiziona anche le nostre abitudini alimentari.
Grazie ai progressi dell'innovazione tecnologica nel settore alimentare,
oggi è possibile acquistare, preparare e consumare i nostri pasti
nel minor tempo possibile. E' addirittura possibile mangiare continuando
a lavorare, camminare, guardare la tv, ecc. E, infine, poiché "non
abbiamo mai abbastanza tempo", ecco che sono disponibili alimenti che
ci consentono di "velocizzare" le nostre attività. |
Mercoledì
6 Marzo 2002
C Da Porto, Facoltà di Agraria
Il tempo in bottiglia: l'invecchiamento dei distillati |
Cognac,
whisky, armagnac, brandy sono tra i più famosi distillati da invecchiamento.
La loro tecnologia di produzione prevede una fase di maturazione in botte
che avviene con modalità e tempi diversi. La permanenza in legno
del distillato favorisce il verificarsi di reazioni chimiche e fenomeni
fisici che modificano non solo le caratteristiche compositive e sensoriali
del distillato d'origine, ma gli conferiscono, in relazione all'acquisito
contenuto polifenolico, proprietà antiossidanti. |
Giovedì
7 Marzo 2002
F Alborini, L. S. "N.
Copernico" di Udine
"Il castello
dei destini incrociati" - Esperienze di lettura intorno a Italo Calvino |
Il
Calvino de Le Città invisibili appare come "un programmatore
in camice bianco al terminale di un circuito elettronico, che cerca
di sfuggire all'angoscia dell'innumerabile e dell'inclassificabile riducendo
tutto a diagrammi geometrici, a combinatorie di un numero finito di elementi."
Il lavoro di smontaggio e rimontaggio dei 'meccanismi compositivi' che regolano
la scrittura e il progetto intellettuale insito nell'opera ci hanno permesso
di tracciare, secondo le indicazioni dello stesso Calvino (si veda soprattutto
il saggio Cibernetica e fantasmi), un parallelo tra i procedimenti della
produzione linguistica e la logica combinatoria su cui si fonda il funzionamento
delle macchine informatiche.
Per Calvino degli
anni '60-'70 l'invenzione letteraria corrisponde a un'idea quasi scientifica
della scrittura: la sua opera si presta quindi ad un'indagine pluridisciplinare
(Letteratura, Filosofia, Matematica-Informatica, Storia dell'arte) sulla
capacità multiprospettica della letteratura di osservare e
rappresentare l'inesauribile complessità del reale.
|
Giovedì
7 Marzo 2002
P. Nicolao, ITI "F.
Solari" di Tolmezzo
Le funzioni logiche
nella pratica quotidiana |
Alcuni
concetti propri della logica emergono dall'analisi di dispositivi che applicano
diverse tecnologie (in particolare: elettronica, elettrica, pneumatica).
Un confronto in questo senso permette, fra l'altro, di evitare il consolidamento
di stereotipi che associano le funzioni logiche all'elettronica. |
Giovedì
7 Marzo 2002
G. Trifiletti, L. S.
"N. Copernico" di Udine
Giochi di informazione
e computazione e altri |
La
rivisitazione in chiave algoritmica della matematica ha aperto la strada
al superamento di un approccio troppo astratto e generalizzante nella didattica.
Affrontare alcuni aspetti che riguardano gli algoritmi richiede di rivedere
l'atteggiamento nei confronti della matematica.
La matematica infatti trascura gli aspetti dinamici e sottovaluta sia la
dimensione temporale che l'aspetto costruttivo.
Tentando di risolvere problemi di semplice formulazione su pochi dati, proposti
come giochi, si possono evidenziare, nel tipo di soluzione individuato,
tali aspetti e sottolineare l'importanza del costo della soluzione.
"Giocando" ci si trova di fronte a difficolta' inaspettate, ma
gli sforzi sostenuti per superarle permettono di chiarire alcune importanti
idee sugli algoritmi e di maturare abilità nel progettare algoritmi
complessi.
Inoltre le attività svolte costituiscono una base per capire il funzionamento
e le caratteristiche di alcuni algoritmi classici, come quelli per la ricerca
e l'ordinamento.
C'e' pero' un ultimo aspetto da non sottovalutare, ed e' la diffusa presenza
di un'entita' sfuggente: l'Informazione. |
Venerdì
8 Marzo 2002
F Antoniali, Liceo Scientifico
"N. Copernico" di Udine
Camminare a Manhattan |
In
seno ad un problema concreto, formulato in modo accessibile nel linguaggio
naturale, capace di incuriosire i discenti e la cui soluzione proponga inaspettati
legami con diversi argomenti della matematica e dell'informatica, la scoperta
e l'analisi dell'algoritmo ricorsivo in un attività in cui il discente
e' maggiormente protagonista dell'apprendimento di nuove conoscenze, puo'
favorire la capacita' di riflessione autonoma e migliorare l'abilita' nell'affrontare
problemi che escano dall'ambito della tradizionale attività curricolare.
Inoltre, la metodologia sottesa prevede una forte interazione dell'analisi
teorica del problema, in cui si percorrono gli stadi fondamentali del pensiero
matematico: intuizione, tentativo, errore, speculazione, congettura, dimostrazione,
con le attività pratiche e sperimentali, in cui la verifica empirica
della teoria fa sorgere ulteriori considerazioni e stimoli per approfondimenti. |
Venerdì
8 Marzo 2002
Facciamo Luce alla Scuola
Secondaria (II parte): Luce e
.colori, materia vivente, energia
A cura di: G. Bosatta (S. M. Bellavitis di Udine) B.Cancellieri, V. Capocchiani,
, L. Martinis, F. Petrossi, C. Sequi (L.S. Marinelli di Udine) A.M. Cavagna,
P.La Mesta, A. Margari, S. Negri(L.S. Magrini di Gemona)
|
Si
propone alla discussione con gli insegnanti un percorso attraverso alcuni
dei materiali dei moduli 4, 5 e 6 che guida a operare una sintesi di concetti
costruiti in modo interdisciplinare: si presentano descrizione e analisi
di fenomeni in cui intervengono luci colorate e pigmenti colorati, la generazione
di luci colorate e di spettri a righe e continui, il modello atomico che
permette di interpretare gli spettri, il ruolo della percezione visiva dei
colori nell'arte affrontato esaminando diversi aspetti e ruoli del colore
esito di analisi di opere d'arte, l'importanza della luce e dei colori nella
vita sia vegetale sia animale.
Si discute la strategia didattica scelta per la costruzione delle conoscenze,
alcuni possibili percorsi formativi che realizzino concretamente una formazione
multidisciplinare approfondita proponendo agli insegnanti la scelta di percorsi
alternativi e indicando i materiali utili per il lavoro in classe e le risorse
multimediali sia del progetto che rintracciabili in rete |
Sabato
9 Marzo 2002
III C del L. C. "J. Stellini" di Udine (G Catanese)
Linguaggi iconici e verbali |
La
conversazione rappresenta un breve riassunto di un lavoro, non ancora concluso
in classe, di approfondimento critico delle tematiche della comunicazione
e del linguaggio nell'era dei computer.
Lo spunto è scaturito dalle inevitabili difficoltà nella comunicazione
insegnante-allievi e nell'apprendimento dovute alla sempre maggiore familiarità
degli studenti con spots pubblicitari, messaggi multimediali, messaggini
SMS, fumetti e alla sempre minore esperienza con la pagina scritta.
Nel lavoro sono state principalmente prese in esame le due forme del linguaggio
iconico e verbale, per mettere in evidenza i limiti e le potenzialità
di ciascuno di essi e per far capire che molti sono i modi per comunicare,
ma non tutti ugualmente efficaci in relazione sia alle informazioni da trasmettere
sia al particolare ricevente/interlocutore.
L'analisi dei due linguaggi è inserita in un discorso storico, con
spunti tratti dalla letteratura in collegamento, con diverse forme espressive
.
.Nella presentazione viene infine fatto cenno su come gli studi sul linguaggio
rappresentino il filone principale della filosofia del '900 e come gli stessi
studi abbiano fornito la base di lavoro dello sviluppo dell'intelligenza
artificiale. |
Sabato
9 Marzo 2002
F Alborini, R Crapiz,
M De Marchi, L. S. "N. Copernico" di Udine
"Le città
invisibili" di Calvino - ovvero della possibilità di scomporre
e ordinare il reale, |
Il
Calvino de Le Città invisibili appare come "un programmatore
in camice bianco al terminale di un circuito elettronico, che cerca di sfuggire
all'angoscia dell'innumerabile e dell'inclassificabile riducendo tutto a
diagrammi geometrici, a combinatorie di un numero finito di elementi."
Il lavoro di smontaggio
e rimontaggio dei 'meccanismi compositivi' che regolano la scrittura e il
progetto intellettuale insito nell'opera ci hanno permesso di tracciare,
secondo le indicazioni dello stesso Calvino (si veda soprattutto il saggio
Cibernetica e fantasmi), un parallelo tra i procedimenti della produzione
linguistica e la logica combinatoria su cui si fonda il funzionamento delle
macchine informatiche.
Per Calvino degli
anni '60-'70 l'invenzione letteraria corrisponde a un'idea quasi scientifica
della scrittura: la sua opera si presta quindi ad un'indagine pluridisciplinare
(Letteratura, Filosofia, Matematica-Informatica, Storia dell'arte) sulla
capacità multiprospettica della letteratura di osservare e rappresentare
l'inesauribile complessità del reale.
|
Sabato
9 Marzo 2002
Franca Alborini, Adriano
Ceschia, Giuseppina Trifiletti, L. S. Copernico di Udine
Il nostro passato
prossimo, L' informatica pervade le discipline. Come abbiamo iniziato: Il
castello dei destini incrociati (I. Calvino), Aspettando Aristotele, Presentazione
del CD "CoGiS 2001" (Copernico Giornate Scientifiche 2001),
|
In che senso l'informatica
pervade le discipline?
Forse perche' tutte utilizzano tecnologie informatiche?
La nostra idea non e' questa.
Il pensiero, la letteratura, l'arte ...,la natura, nascondono un cuore
che pulsa al ritmo di 0 e 1?
Oppure indossando "occhiali digitali" possiamo evidenziarne
"un cuore digitale"?
Gli "occhiali digitali" potrebbero fornire un modo di guardare
il mondo piu' efficace di quelli utilizzati fino ad ora?
Curiosiamo tra gli scritti di Calvino, Aristotele e altri nel tentativo
di capire ... (utilizzando anche tecnologia informatica).
|
Sabato
9 Marzo 2002
M De Marchi, studente
del L. S. Copernico di Udine
Broot solo l'inizio:
starring l'automa "CiDiC" |
"La
nascita di questo progetto risale al giugno 2001.
Lo spunto per la sua creazione nacque da unidea: unidea come
tante, ma unidea che aveva qualcosa di particolare: era interessate,
utile
e fattibile.
Da buon appassionato di robotica, informatica e meccanica amatoriali, cercavo
da tempo unispirazione, un suggerimento per buttarmi nella progettazione
e realizzazione di un nuovo robot.
Volevo creare qualcosa di più complesso del piccolo robot mobile
filoguidato costruito allinizio del 2001, mia prima vera esperienza
di costruzione di un robot da capo a fondo e passato ormai alla
storia come Pippino Broot.
[...]" (Michele De Marchi)
Il prototipo ha suscitato
il mio interesse perche' ho "visto" nel modo di procedere di
questo studente autodidatta, un po' particolare, la possibilita' di realizzare
concretamente un nuovo modo di "fare scuola" anche con tutti
gli altri studenti.
Guardando il lavoro di questo ragazzo, ascoltando le difficolta' incontrate
e gli errori commessi, un qualsiasi studente ( e un qualsiasi adulto)
puo' immaginare se stesso capace di progettare opere analoghe, e puo'
vedere realizzata in modo convincenete l'interazione tra varie discipline.(G.Trifiletti)
|